VacANSIA: la sindrome da rientro.


Ansia da rientro: come gestire il ritorno dalle vacanze

10 CONSIGLI PER RIENTRARE SERENAMENTE DALLE VACANZE

Le vacanze sono finite e per alcuni è già sindrome da rientro.

In vacanza ci sentiamo liberi e alleggeriti da tutto lo stress quotidiano. Meno pensieri, meno stress e meno ansia, ma al ritorno rischiamo di ritornare come prima in pochissimo tempo.

Per evitare la sindrome da rientro ci sono un po’ di trucchetti che si possono mettere in pratica. In questo modo, ritornare alla quotidianità sarà un po’ più soft e l’impatto meno duro.

 

Sintomi

La sindrome da rientro si presenta con sintomi quali ansiainsonnianervosismospossatezza eccessiva, leggera depressione. Spesso ci si sente incapaci di concentrarsi, fisicamente appesantiti, psicologicamente non pronti, schiacciati dal senso di responsabilità e dai compiti incombenti. Chi soffre di stress da rientro accusa quindi un malessere generale accompagnato da astenia, irritabilità e sbalzi d’umore repentini.

 

I nostri consigli

Per evitare di imbattersi in questo tipo di stress è sufficiente seguire alcune semplici regole:

 

§  Dormire molto e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro. Eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con un bagno caldo la sera o con una tisana. 

 

§  Abituarsi con gradualità, rientrando dalle vacanze alcuni giorni prima della fine delle vacanze per poter tornare senza un impatto brusco alle temperature e ai ritmi cittadini. Se possibile, anche il lavoro andrebbe ripreso gradualmente. 

 

§  Fare movimento, soprattutto se le ferie sono state "attive". Fare attività fisica infatti aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio. 

 

§  Seguire un’alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, perciò ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d'uva, ad esempio, può essere un valido aiuto all’umore. 

 

§  Stare alla luce del sole. Il passaggio dalla luce del sole in spiaggia a quella artificiale dell'ufficio può mettere sotto stress il corpo e la mente. Un consiglio: fare la pausa pranzo all'aria aperta. 

 

§   Essere ottimisti. Fare pensieri positivi aiuta a ritagliarsi degli spazi di riflessione e a spostare l’attenzione su cosa desideriamo e sulle nostre capacità. 

 

§  Prendersi delle pause frequenti di almeno 15 minuti ogni due ore per riattivare la circolazione e riposare gli occhi. 

 

§  Niente tecnologia a letto. Non tenere in camera da letto né computer, né cellulare, né televisione, perché il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno, considerandola alla stregua di un “prolungamento” del salotto. 

 

§  Tornare a scuola con gradualità. Dopo tre mesi di vacanza, per i bambini è ancora più importante tornare al ritmo della scuola gradualmente. Occorre dare al bambino il tempo di abituarsi alle lunghe ore che trascorrerà seduto. 

 

§  Concedersi un weekend di relax. Finché il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana.

 

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Probabilmente, lo stress da rientro è solo la normale conseguenza di un atteggiamento interiore, piuttosto condiviso, che porta le persone a credere che soltanto in vacanza sia possibile vivere bene e senza ansie eccessive. Cosa succederebbe invece se decidessimo di essere solari, rilassati, meno aggressivi e meno preoccupati, non solo per sette giorni all’anno, ma per tutta la vita? Provare per credere.

 

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