“L’uomo è ciò che mangia”
L. Feuerbach
L'alimentazione
è connessa con la vita emotiva ed assume
un significato che va oltre l’aspetto semplicemente fisiologico. Il cibo risulta 'condito' da diversi aspetti psicologici: valori, ideologie, credenze religiose e culturali.
Il
rapporto con il cibo si intreccia fin dalla nascita con le esperienze affettive legate ai primi rapporti significativi, se si pensa all'allattamento, allo svezzamento e a
tutti i vissuti emotivi che condizionano queste esperienze. I pasti sono un punto di riferimento importante, scandiscono i ritmi della nostra giornata e ogni
evento importante della nostra vita sembra essere accompagnato da banchetti alimentari attraverso cui socializziamo e festeggiamo.
I piaceri della gola, inoltre, sono da sempre legati ai piaceri della sfera sessuale. Il sesso ed il cibo sono due necessità legate al piacere e al nutrimento in senso sia emotivo che
fisico, hanno quindi in comune aspetti simbolici tra cui anche quello della socialità espresso dalla condivisione con gli altri. A questo si aggiunge
l’importanza data dalla società occidentale alla bellezza estetica ed alla forma del corpo. Le connessioni tra il cibo ed il sesso sono molto forti e sono legate proprio
all’aspetto del desiderio e del piacere. Il piacere associato al cibo è risultato essere un moderatore importante della relazione tra benessere e alimentazione (Appleton, McGowan, 2006;
Remick, et al., 2009).
Diverse ricerche hanno evidenziato lo stretto rapporto tra il cibo e la vita affettiva e quanto questo possa servire a “gestire” le emozioni (Simonelli C. et al., 2012, Macht, 2008;
Laitinien, Sovio, 2002; Markey et al., 2001; Telch & Agras, 1996). Attraverso il rapporto con il cibo si esprime un bisogno d’amore: il cibo diventa un anestetico con cui si cerca di
eliminare la sofferenza o l'insoddisfazione. Una scorciatoia con cui si tenta di riempire quel vuoto che per qualche ragione si è creato dentro di noi. Quando questi meccanismi diventano
ricorrenti ed automatici si scivola nella patologia alimentare.
Perché le emozioni sono importanti?
Il nutrirsi, il mangiare e, di conseguenza, il cibo risultano indissolubilmente connessi con l’emozione e molto spesso sono influenzati da determinate situazioni emotive.
Per raggiungere l'equilibrio tra la nostra mente e il nostro corpo è essenziale imparare ad ascoltarci
E’ necessario imparare a riconoscere i propri stati interni, ascoltare e conoscere il nostro corpo, prendere contatto con le proprie emozioni e i propri
bisogni. Conoscere
le convinzioni limitanti che non ci permettono di essere felici ed in armonia con noi stessi. Esplorare il nostro mondo interiore è un vero e proprio allenamento che va
eseguito in maniera costante e amorevole.
Il nostro corpo ci parla sempre, spesso urla in silenzio per attirare la nostra attenzione e per guidarci verso la strada del nostro benessere, inteso come uno “stato dell’essere”
profondo e non solo superficiale.
Perché accontentarci se possiamo avere il meglio? Conoscere noi stessi e anche gli alimenti ed il loro effetto energetico su di noi ci porta ad essere liberi di scegliere in base ai
nostri bisogni reali. Se portiamo equilibrio e chiarezza nella nostra mente anche le nostre scelte alimentari si modificheranno perché saranno meno influenzate dai condizionamenti emotivi o
inconsci.
Dott.ssa Giulia Di Donato
Psicologa
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Silvia Lorusso (domenica, 03 dicembre 2017 10:11)
Salve, questo testo è protetto dal copyright ne andrebbe citata la fonte. Questo è l’articolo da cui è stato copiato: http://www.psicoterapiaolistica.com/cibo-psiche-emozioni-piatto/
Grazie per la collaborazione
Dott.ssa Silvia Lorusso